Abruzzo
Zone dei vini DOC dell'Abruzzo
La regione
Il capoluogo dell’Abruzzo è l’Aquila. Si divide principalmente in una parte costiera e una parte montuosa. Il
clima abruzzese è fortemente condizionato dalle presenza del Massiccio montuoso Appenninico-Centrale, che divide
nettamente il clima della fascia costiera e delle colline da quello delle fasce montane interne
più elevate: le zone costiere hanno un clima di tipo mediterraneo con estati calde e secche ed
inverni miti e piovosi, la fascia collinare ha temperature che decrescono proggressivamente con l’altitudine e
precipitazioni che aumentano con la quota.
I fiumi principali sono l'Aterno-Pescara, il Sangro, il Vomano e il Liri.
Enografia
La viticoltura abruzzese ha conosciuto una fase di rapida trasformazione, soprattutto nel periodo dell’unificazione,
ma soprattutto negli utlimi 40-50 anni la viticoltura si è specializzata. I vitigni DOC sono il Montepulciano e il
Trebbiano.
Tra i vitgni più diffusi in Abruzzo il Montepulciano rappresenta più della metà della produzione
regionale, ed è il vitigno della DOC Montepulciano d'Abruzzo, anche nella varietà
Cerasuolo.
Il Trebbiano d'Abruzzo è il secondo vitigno per produzione della regione e dà origine alla DOC
Trebbiano d'Abruzzo, altra protagonista della storia vinicola abruzzese.
Molti altri sono i vitigni coltivati in Abruzzo alcuni autoctoni come: Passerina, Pecorino, Montonico e con la
denominazione DOC Abruzzo si è voluto tutelare proprio questi vitigni nazionali, tra cui il Sangiovese, e
internazionali come: Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot.
Vini Doc e DOCG
In Abruzzo c’è una sola DOCG, Il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane, 7 DOC e 8 IGT.
Il Montepulciano d'Abruzzo, vino rosso DOC ricco di struttura e profumi viene prodotto dal vitigno
Montepulciano originario della Valle Peligna.
La sua produzione è consentita nelle province di Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo.
Dal 2003 alla sottozona "Colline Teramane" è stata concessa la DOCG.
Questo vino è ottenuto Montepulciano minimo 90% e Sangiovese per un massimo del 10%.
Ha colore rosso rubino intenso, tende al granato con l'invecchiamento. Profumi di frutti rossi, spezie, etereo.
È secco, giustamente tannico.
Si consiglia con con bolliti, brasati, arrosti, pollame nobile e formaggi a pasta stagionata.
Vini rossi doc
- Controguerra cabernet:
- colore rosso rubino; odore: erbaceo caratteristico; sapore: asciutto e
caratteristico. Si abbina con coniglio al forno, pasta, pecorino e salumi vari.
- Controguerra passito rosso:
- colore granato tendente al mattone; odore: etereo; sapore armonico,
vellutato.
- Montepulciano d’Abruzzo colline teramane:
- colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee
tendenti al granato con l'invecchiamento; odore: profumo caratteristico, etereo, intenso; sapore: asciutto, pieno,
robusto, armonico e vellutato. Si abbina con carni, cacciagione, brasato di manzo, agnello cotto al forno a legna,
formaggi stagionati.
- Montepulciano d’Abruzzo rosso riserva:
- colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, con
tendenza all'arancione se invecchiato; odore: vinoso, tenue e gradevole; sapore: asciutto, morbido, sapido,
leggermente tannico. Si abbina con carni rosse e selvaggina.
Vini bianchi
- Controguerra bianco:
- colore giallo paglierino; odore: fruttato; sapore: secco, con leggero retrogusto
amarognolo. Si abbina con primi piatti a base di pesce e formaggi molli.
- Controguerra chardonnay:
- colore giallo paglierino poco intenso; odore: delicato, gradevole; sapore:
secco, armonico. Si abbina con risotto di pesce, crostacei e molluschi.
- Controguerra moscato amabile:
- colore paglierino carico; odore: armonico; sapore: amabile e armonico.
Si abbina con tutto, specialmente la pasticceria secca.
- Controguerra passito bianco:
- colore dal giallo paglierino all'ambrato intenso; odore: etereo; sapore:
armonico, vellutato. Si abbina con dessert e pasticceria secca.
Vini rosati
- Controguerra ciliegiolo:
- colore rosato tendente al cerasuolo; sapore: asciutto ed armonico. Si abbina
con bollto misto, pasta e salumi.
Vini spumanti
- Controguerra spumante:
- colore giallo paglierino; odore: bouquet fine persistente; sapore: fresco,
pieno, lungo. Si abbina con pesci in umido, piatti a base di uova, minestre.
La gastronomia
I prodotti dell'abruzzo sono legati alla tradizione montanara e marittima, alcuni prodotti sono protetti da
marchi specifici DOP e IGP e tra questi si trovano:
- Salamini Italiani alla Cacciatora DOP:
- i salamini alla cacciatora sono di puro suino e si ottengono da parti
magre della muscolatura delle carcasse e da parti grasse dure. Una volta macinate, le carni vengono insaporite
con sale, pepe, aglio e talvolta vino, poi insaccate in budelli naturali o artificiali. I salamini sono di
piccole dimensioni e colore rosso vivo, inframmezzato dalle parti di grasso bianche. Il profumo è delicato e il
sapore dolce e aromatico. La consistenza è morbida e compatta.
- Vitellone bianco dell'Appennino centrale IGP:
- la commercializzazione di questa carne è consentita solo nei
punti vendita riconosciuti dal Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, un consorzio di
produttori molto attento al consumatore e che da tempo fornisce indicazioni in merito alla rintracciabilità dei
bovini, dalla nascita alla macellazione.
- Olio Extravergine di Oliva Aprutino Pescarese DOP:
- si ottiene con la spremitura di olive coltivate localmente,
raccolte dalla pianta prevalentemente a mano tra ottobre e dicembre. I frutti vengono poi portati in frantoio,
selezionati in base allo stato di salute, puliti e moliti. Un sistema produttivo rispettoso delle caratteristiche
delle olive spremute consente la produzione di un olio di colore verde o dorato, dotato di bassa acidità, con
profumo e sapore fruttati.
- Olio Extravergine di Oliva Colline Teatine DOP:
- l'olio Extravergine d’Oliva Colline Teatine si ottiene dalla
spremitura dell’oliva Gentile di Chieti, eventualmente completata dalla varietà Leccino e da altre presenti in
zona, fra cui Nebbio, Moraiolo, Cucco e Intosso. Le olive sono raccolte direttamente dalla pianta, al giusto
stadio di maturazione, fra ottobre e dicembre. Seguono le fasi di selezione, lavaggio, allontanamento di foglie
e piccioli e spremitura. Dalla prima frangitura si ottiene un olio dal colore che va dal verde all’oro; il suo
odore è intensamente fruttato; il sapore ricorda quello delle olive mature, soprattutto nei primi mesi.
- Olio Extravergine di Oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP:
- l'lio Extravergine d’Oliva Pretuziano delle
Colline Teramane si produce prevalentemente con olive appartenenti alle varietà Leccino, Frantoio e Dritta,
completate con altre cultivar locali, come la Carboncella, la Castiglionese e l’autoctona Tortiglione.
La spremitura avviene esclusivamente mediante processi fisici o meccanici. Se ne ottiene un olio verde o
dorato, con profumo fruttato e vegetale di media intensità, il cui sapore ricorda quello dell’oliva matura;
è erbaceo, con note discretamente pungenti e amarognole. È un olio dall’aromaticità persistente e intensa.
- Zafferano dell'Aquila DOP:
- lo zafferano ha trovato in alcune zone dell’Appennino abruzzese l’habitat ideale per
il suo sviluppo, specie in un’area che fa capo a circa quindici comuni della provincia di L’Aquila. Tale luogo
rappresenta oggi uno dei principali bacini produttivi d’Italia. Un’attenta selezione dei bulbi-tuberi conferisce
alla produzione abruzzese un altissimo livello qualitativo; ciò fa sì che il prodotto abbia avuto in passato
e continui a mantenere oggi un elevato valore economico. I sistemi di lavorazione artigianali sono i soli a
essere ammessi dal disciplinare di produzione. lo Zafferano di L’Aquila ha un colore rosso porpora
particolarmente intenso e stimmi più lunghi; in cucina conferisce alle portate sapore molto persistente e
colore ben acceso, con caratteristico retrogusto amarognolo. Può essere commercializzato sia in polvere sia
in stimmi integri.
Le ricette
Le ricette si legano alla cultura del territorio e sono apprezzate per i loro gusti saporiti e intensi:
- Arrosticini:
- spiedini di carne di pecora cotti sulla griglia. Forse il piatto più famoso abruzzese conosciuto.
- Gnocchetti "a casce e ova":
- questo piatto è formato da minuscoli gnocchetti di farina, vengono bolliti e
conditi con uova sbattute e pecorino e, mescolandoli delicatamente, aggiungervi un soffritto fatto con la
pancetta.
- Scrippelle 'mbusse":
- da Teramo arriva questo piatto che tradotto dal termine dialettale significa "crespelle
bagnate". Dopo aver fritto l'impasto formando delle frittelle, aggiungervi la scamorza tagliata a dadini e
formaggio pecorino, sistemarle nelle scodelle e aggiungervi il brodo di carne ben caldo e servire.
- Coda di rospo al rosmarino:
- Questo piatto è conosciuto anche come "coda di rospo alla cacciatora ed è un piatto
tipico pescarese. Dopo aver tagliato la coda di rospo, soffriggerla nell'olio con aglio, rosmarino e naturalmente
peperoncino.
- Ghiotta:
- anche le verdure la fanno da padroni nella regione. Peperoni, zucchine, pomodori e patate tagliati a
fette e disposti in una tortiera a strati, irrorati di olio d'oliva e cotti nel forno.
Pennette cacio e ova
Ingredienti per persone | dosi |
Pennette | 320 g |
Pelati | 200 g |
Tuorli d'uovo | 2 |
Pecorino | 100 g |
sale, pepe, olio, pangrattato, aglio, prezzemolo | q.b |
Procedimento
Lessare le penne e preparare la salasa con gli altri ingredienti lasciare uova e pecorino. Una volta pronte,
le penne, vanno fatte saltare e successivamente condite con le uova sbattute e pecorino grattuggiato. Finire il
piatto con una spolverata di pangrattatto ben tostato.
Sitografia
consorzio vini d'Abruzzo