Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo
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La macchina per espresso è quello strumento che consente di lavorare la polvere di caffè ad una temperatura
e pressione ideali per ottenere non il caffè, ma l'espresso.
É la combinazione di temperatura e pressione a
permettere l'estrazione e l'emulsione delle sostanze solubili e non solubili, come oli essenziali e sostanze
colloidali, e creare la tipica aromaticità e cremosità dell'espresso.
Le macchine per espresso hanno diversi tipi di funzionamento:
Le macchine per espresso ad erogazione sono le più diffuse. In questo tipo di macchine, la pressione necessaria all'estrazione dell'espresso, è creata da un'elettropompa che spinge l'acqua sul pannello di caffè ad una pressione di 8-9 atm. Nella macchina ad erogazione continua, il flusso di caffè necessita di essere costantemente controllato dall'operatore che deve arrestarlo nel momento opportuno.
Nelle macchine ad erogazione dosata o automatica, è stato realizzato un sistema automatizzato di dosatura dell'acqua. Il flusso può essere programmato in anticipo, così da fermarsi quando l'erogazione ha raggiunto la dose prefissata. Questo tipo di macchina lascia più libertà di movimento all'operatore, evitandogli di dover costantemente controllare il flusso in erogazione.
Le macchine a pistone, a leva o automatiche, raggiungono la pressione di 9 atmosfere mediante un sistema meccanico. Questo, nelle macchine a leva, è un sistema a molle, mentre in quelle automatiche è idraulico.
Nelle macchine superautomatiche sono invece dei microprocessori a gestire e a controllare tutte le fasi
della preparazione del caffè. Per attivare i circuiti è sufficiente una lieve pressione sul tasto
corrispondente alla funzione desiderata.
Così per la preparazione di un espresso, dopo aver premuto il relativo tasto, la macchina macina al momento la
polvere con le regolazioni di spessore e quantità impostate nel programma, controlla la pressione, la
temperatura e la dose d'acqua necessaria, espelle i fondi, rileva i dati contabili, procede all'autodiagnosi di
possibili anomalie.
Con la macchina per espresso, salvo nei casi in cui non sia necessario, viene installato un addolcitore d'acqua. L'addolcitore è un apparecchio posto tra l'entrata dell'acqua di rete e la macchina per espresso che, attraverso delle resine cationiche a scambio di ioni, addolcisce l'acqua della rete idrica. In altre parole l'addolcitore trasforma i sali insolubili, causa di incrostazioni calcaree nei tubi e in caldaia, in sali solubili che non lasciano depositi.
Questo continuo fissare i sali satura le resine, quindi periodicamente si devono rigenerare le resine con il sale di sodio. Le resine, comunque, con il tempo si esauriscono, si dovrà pertanto procedere alla loro completa sostituzione.
La rigenerazione delle resine deve essere fatta periodicamente in relazione alla durezza dell'acqua e al consumo
giornaliero, normalmente un kg di sale ogni 15 kg di caffè. Se l'acqua ha una durezza inferiore ai 9° francesi,
l'addolcitore non è necessario.
Gli addolcitori possono essere manuali o automatici.
In quelli manuali la rigenerazione delle resine può avvenire solo quando la macchina per espresso è spenta e
deve essere seguita dall'operatore. L'addolcitore automatico permette una programmazione della rigenerazione
che viene attivata automaticamente dall'apparecchio, infine, si trovano addolcitori che "lavorano" per un numero
elevato di caffè, raggiunta questa quota, devono essere sostituiti.
Quando si avvia l'erogazione in una macchina ad erogazione continua, l'acqua per la preparazione dell'espresso,
non proviene dalla caldaia, ma dalla rete idrica; pertanto l'espresso è preparato sempre con acqua fresca.
L'acqua che proviene dalla rete idrica, giunge all'addolcitore, quindi sotto la spinta della pompa volumetrica,
che si attiva quando premiamo il pulsante di erogazione, raggiunge lo scambiatore di calore, immerso nell'acqua
della caldaia.
Nello scambiatore di calore, l'acqua fredda della rete idrica, si riscalda raggiungendo la temperatura ottimale
per l'infusione.
Infine, sempre sotto la spinta della pompa volumetrica, l'acqua calda arriva sul pannello di caffè a una pressione
di 9 atm.
Per preparare un buon caffè la macchina per espresso deve garantire:
Questi requisiti sono riassunti nel seguente schema
La tazza ideale per l'espresso è di porcellana, ha una forma tronco conica, uno spessore di 3-4 millimetri e il bordo arrotondato.
L'uso corretto e un'adeguata manutenzione della macchina per espresso, sono condizioni essenziali per ottenere un buon caffè. Gli errori nell'uso delle attrezzerie, dovuti a incuria o disattenzione, si accentuano in tazza, e tra questi i più frequenti sono:
a)Braccio portafiltro, filtro, coppa, guarnizione, (guarnizione campana), filtro sottocoppa: sono da pulire almeno una volta al giorno. Coppa e filtro sottocoppa si puliscono con l'apposito spazzolino e il filtro cieco.
b) I portafiltri, dopo aver tolto i filtri, vanno accuratamente puliti. Per garantire una migliore aerazione, in caso di inutilizzo, breve o lungo, della macchina per espresso, è consigliabile non lasciare i portafiltri, anche se puliti, innestati alla coppa. Per una pulizia più attenta, e per eliminare eventuali odori sgradevoli, è preferibile lasciare filtri e portafiltri a bagno in acqua calda.
c)Griglie e poggiatazze: togliere le griglie del poggiatazze e procedere ad un'accurata pulizia dei fondi di caffè incrostati.
d)Dopo ogni caffè erogato è buona abitudine pulire le griglie del poggiatazze con un panno umido. Questo consente di avere sempre le tazza con il fondo pulito ed evita pertanto di sporcare il sottotazza.
e)Pulire con una spugna la lancia vapore, tutte le volte che viene usata.
f)Per agevolare la pulizia delle griglie e della lancia vapore, è consigliabile preparare, nella mise en place della macchina per espresso, due spugne, una da usare solo per le griglie poggiatazze, l'altra esclusivamente per la lancia vapore.
g)Durante la chiusura notturna o del giorno di riposo, se la macchina è a riscaldamento elettrico, si consiglia di lasciarla accesa. La macchina deve essere spenta in caso di lunga chiusura. Se il riscaldamento è a gas la macchina deve essere sempre spenta. Prima della chiusura, soprattutto se la macchina è lasciata accesa, è necessario controllare il livello dell'acqua e la chiusura dei rubinetti del vapore e dell'acqua.
h)Le prime cose da fare all'apertura sono: aprire i rubinetti del vapore e far svaporare la macchina. Sciacquare filtri e portafiltri, agganciarli alla macchina e far correre acqua, sia sui filtri, per portarli alla temperatura ottimale, sia dalla presa dell'acqua dalla caldaia.
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