Spazioprever lezioni in rete - I.I.S. "A. Prever" Pinerolo
Queste denominazioni riguardano circa il 16% della produzione italiana e spettano a quei vini che si contraddistinguono per le loro peculiarità qualitative. La denominazione D.O.C. qualifica un vino la cui produzione, dal terreno alla bottiglia, segue le regole stabilite dai disciplinari di produzione. I disciplinari di produzione devono essere proposti dai consorzi autorizzati o da viticultori, commercianti, trasformatori e consumatori.
É doc il vino prodotto in una zona delimitata le cui caratteristiche organolettiche, dovute a terreno, clima, vitigno, rientrino in parametri prestabiliti, ottenuto da uve prodotte in quantità specifiche, con resa di trasformazione uva-vino predeterminata, ed elaborato con tecniche enologiche specifiche.
La denominazione D.O.C.G. è riservata ai vini di particolare pregio, qualificati almeno da cinque anni come vini doc. Pertanto la denominazione Docg, si dà a quei vini che già seguono i disciplinari delle doc, ma in più i vini Docg, al contrario dei vini doc che possono essere venduti anche sfusi, possono essere commercializzati esclusivamente in bottiglie il cui contenuto non superi i 5 litri, munite di un contrassegno di Stato rilasciato dalla Repubblica Italiana. Inoltre, i vini Docg sono soggetti a controlli organolettici anche in fase di produzione.
Se le denominazioni Doc e Docg non sono utilizzate per tre anni, possono essere revocate. Inoltre, in caso di annate in cui nei vini non siano riscontrabili le caratteristiche organolettiche previste dai disciplinari, le categorie Doc e Docg possono essere declassate alla categoria inferiore.
Le classificazioni doc e docg sono regolate dai disciplinari che stabiliscono gli elementi per poterle assegnare. Questi elementi sono suddivisi in obbligatori e facoltativi.
Sono obbligatori:torna a invecchiamento | legislazione
Spazioprever è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.